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C’era una volta il Chaco…

un territorio immenso che con la creazioni degli stati moderni (1825) è stato spartito senza alcun rispetto per i suoi abitanti in quattro parti: BoliviaArgentinaParaguay e Brasile.

Essendo questo territorio inospitale per i non nativi, si era mantenuto libero dagli invasori europei, inoltre il metodo difensivo indigeno utilizzò sempre un tipo di guerriglia che, sfruttando l’ambiente amico, risultò vincente contro il sistema di guerra usato dagli eserciti invasori

Nel secolo scorso fu scenario di guerre per la conquista dei giacimenti petroliferi da parte delle varie multinazionali (ShellGalfStandard Oil, ecc.) che fecero schierare i figli dello stesso territorio delle “nuove patrie” a massacrarsi gli uni con gli altri per gli interessi stranieri.

I popoli indigeni del territorio specialmente il popolo Guaranì, emigrarono cercando protezione come stranieri nel loro stesso territorio, diviso ad arte per debilitare la forza dell’unione del popolo indigeno.

Lo sfruttamento del petrolio esercitato dallo stato boliviano con la nazionalizzazione (1937), solo apparentemente fu a vantaggio della nazione, perché tutto fu esportato senza nessun controllo a vantaggio dei signori della guerra e delle poche famiglie o militari dei governi di turno.